Rappresentazioni del distacco, parte seconda, ABA NEWS, n.8, 1994
Esaminando caratteri e comportamenti “orali” di quei pazienti che tendono a totalizzare l’esperienza analitica all’interno di un sistema di inseparabilità o di interminabilità, la ricerca rintraccia il tema dei processi di sublimazione riusciti o falliti, quale sede del punto di rottura che indica anche l’impraticabilità e il fallimento della rimozione e del lavoro del lutto. Si affronta quindi l’argomento dei tempi e dei modi di conduzione del processo di analisi, in condizioni situate al limite fra la scena del conflitto (“freudiano”) e quella della perdita di sé e della coesione. Il mito di Antigone, visto come metafora utile a rappresentare l’aspetto concreto delle ansie di abbandono e del loro limite ineffabile, è considerato dal vertice della necessità di estremizzare il modello kleiniano PS÷D, nel senso del suo possibile versante sensoriale e fisico.