“Omogeneità della protomente”, e Prefazione (riportata di seguito) all’edizione: Verità ed evoluzione in”O” nell’opera di Bion, a cura di S.Marinelli e M.Giampà, Funzione Gamma, 2007,19, 2007

· Studi Bioniani
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“Omogeneità della protomente”, e Prefazione (riportata di seguito) all’edizione: Verità ed evoluzione in”O” nell’opera di Bion, a cura di S.Marinelli e M.Giampà, Funzione Gamma, 2007,19, 2007

Non è stato facile dare un ordine o solo una successione ai contributi tematici dei diversi autori, che in luoghi e culture differenti (Inghilterra, Francia, Brasile, Israele e Italia) hanno riavvicinato il pensiero di Bion per condividere l’idea che la psicoanalisi come “sonda psicodinamica” possa continuamente esplorare ciò che avviene mentre avviene e produrre nuove dimensioni di senso. ?Avremmo auspicato più che una successione, o storica o tematica, piuttosto una presentazione simultanea a più dimensioni. ?Per questo motivo abbiamo ritenuto di presentare all’inizio di questo numero (a cui seguirà un secondo) l’articolo focalizzato sull’idea bioniana della turbolenza emotiva creata dall’incontro fra due menti o più menti e l’esigenza di lavorare per produrre nuove dimensioni di senso (Hinshelwood). L’idea è ripresa dal lavoro sulla verità come veritazione performativa e fattore terapeutico (Neri) e come modulazione fra la tragedia del mito e l’illusionalità della fiaba (Ferro, in: Verità ed evoluzione in “O” nell’opera di Bion, in corso di edizione) – e abbiamo considerato che le elaborazioni trattate e poste in successione per la loro afferenza a diverse aree del pensiero di Bion, come la mente mistica – la creatività – la conoscenza, dovessero essere considerate come dimensioni compresenti dell’accadere dei vari contributi. ? Le presentazioni sono numerose e provenienti da situazioni fra loro distanti. Ognuna contiene per il lettore che vi si avvicina una turbolenza da affrontare, un legame da creare e un’occasione di apprendimento dall’esperienza.?Ringraziamo gli autori, e insieme ai lettori ci auguriamo di trarre frutto dalla turbolenza per apprendere a ricercare, nella turbolenza, un orientamento tale che aiuti a riconoscere l’esperienza.?E ora la lettura ha inizio! “Omogeneità della protomente” Si esamina il primo gruppo “omogeneo” condotto da Bion presso l’Ospedale di Northfield (Esperienze nei gruppi) con i traumatizzati guerra e se ne considerano gli elementi di ricerca nel campo della “protomente” indifferenziata e delle funzioni che essa attiva nel gruppo analitico, in cui è maggiormente stimolata. Si esaminano da tale punto di vista vari livelli di funzionamento della funzione contenitore-contenuto e il campo oscillatorio proprio del processo del gruppo analitico, dall’indistinzione all’individuazione e viceversa. Si distingue l’interpretazione psicoanalitica classica da quella del “campo” analitico di gruppo, a partire dalla considerazione della teoresi di Bion